Giampaolo Minotto

Giampaolo Minotto nasce a Venezia il 3 marzo 1942 e fin da quando è bambino ha amato cimentarsi nella pittura e nella produzione di oggetti d’arte. Per lui la pittura è sempre stata una valvola di sfogo, un passatempo, un momento di liberazione. L’atto di dipingere ha da sempre assunto un ruolo molto particolare nella sua vita, permettendogli di estraniarsi dal mondo circostante anche solo per pochi e felicissimi attimi. Egli ha sempre dipinto il paesaggio veneziano che conosce e sa cogliere in tutte le sfaccettature dandone un’interpretazione personale, che però si rifà anche ai maestri della pittura veneta.
L’arte rappresenta, per Giampaolo Minotto, il tempo o il ricordo. Un’emozione
vissuta, annotazioni del suo pensiero, con cui è riuscito a creare un
patrimonio personale che lo contraddistingue nel panorama artistico.
Una pittura vissuta in diversi momenti, animata da diverse realtà: dai sentieri
trasformati dalle diverse stagioni, dal gioco di luci, dalle ombre della
natura, dall’incanto di un nascondiglio da cui ha osservato da lontano
l’orizzonte, e ancora arbusti, alberi, la terra rinata a primavera, come
piuttosto un autunno che abbraccia i dintorni. La normalità dei paesaggi, tra
le sue mani, acquista un significato quasi mistico, atemporale, dimostrando una
sensibilità artistica elevata a rappresentazioni dettate dall’anima.